16/9/2002

Sordio
Sei come il sole
d’autunno
tanto timido
quanto bello…
che appari
silenzioso
come una dolce
sorpresa
quando invidiose
le nuvole
lasciano che tu
solo possa
splendere,
e come un tremito
un sospiro
bagni gli occhi
di chi ancora
spera…
Sei un bagno
invernale
sei il dolce
pensiero
un delirio
di membra e carni
che piangono
di fame.

 

Ho assaporato
il dolce veleno
che morte serve
era nei tuoi seni
acerbi di uomo
nelle tue braccia
di bronzo scolpite.

 

Bruciano i miei fianchi
al tuo respiro…
E le mie carnni deboli
attendono il tuo sapore
Mai saro’ sazia. Mai piu’.

 
Silenziosa
la notte…
Sinistro
il suo resiro…
I campi bagnati
di luna…

 

E allora uccidimi
toglimi il respiro
dell’attesa…
toglimi l-ansia
della perdita…
per non morire.

 

E’ nel mio corpo
di donna e madre
che serbo il tuo
ricordo e sapore
nelle estati lontane
che hanno pianto
petali di gioia…

 

 
 

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