Bullismo – Ruolo dell’empatia

Ruolo dell’empatia

Nella teorizzazione di Hoffman l’empatia viene definita come un processo di attivazione emotiva appropriato e consonante con quello di un’altra persona.
Un processo come quello empatico, in cui l’adozione della prospettiva cognitiva ed emotiva altrui è essenziale per comprendere i diversi aspetti di uno stesso problema o di una medesima situazione, può interrompere le sequenze conflittuali e favorire un clima psicologico di maggiore disponibilità umana.

Infatti, i soggetti che presentano manifestazioni comportamentali antisociali mancano della capacità di mettersi nei panni degli altri e di utilizzare le informazioni che provengono da questi ultimi, manifestando l’incapacità di servirsi di una “grammatica affettiva” che non hanno mai appreso in famiglia.
Il bullo insomma sembra non comprendere il disagio della vittima, incapace di immedesimarsi in lei.

Ruolo dell’educazione

Stimolazioni sociali ed educative mirate possono incrementare significativamente la capacità di condividere i sentimenti e le emozioni altrui, anche quando questi sono diversi dai propri.

Gli studi sull’efficacia degli interventi educativi per promuovere lo sviluppo dell’empatia sono generalmente concordi nel ritenere determinante il carattere di continuità dell’esperienza e l’inserimento delle varie proposte educative all’interno della normale attività scolastica o di gruppo.

L’importanza della comprensione altrui attraverso l’empatia è alla base delle attività pensate per la prevenzione del disagio scolastico e del bullismo, che trovate nella sezione dedicata ai nostri progetti e nella sezione bullismo e dintorni.
L’idea è quella di far sperimentare a ciascun ragazzo attraverso l’utilizzo dei dilemmi morali presentati all’interno di cerchio di discussione, le diverse posizioni morali, quelle cioè di osservatore, aiutante, bullo e vittima. Sperimentandosi come vittima, ciascun partecipante arriva a toccare con una nuova prospettiva empatica, cioè il sentire di chi subisce azioni aggressive, fisiche e verbali, favorendo l’assunzione futura di condotte morali più mature e consapevoli, con conseguente riduzione delle manifestazioni ed atteggiamenti bullistici.

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  1. Laura Alberico ha detto:

    Il ruolo dell’empatia è un valido approccio verso persone che dimostrano disturbi comportamentali. Un modo di comprendere, nel senso letterale del termine, e di avvicinare il disagio senza schemi preconcetti nè giudizi di valore che possono allontanare e rendere più difficile la comunicazione.Un canale emotivo può “destabilizzare” comportamenti già consolidati e in qualche modo, abbattere quelle barriere che spesso sono il risultato di una comunicazione non efficace

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