Adolescenti e stili di vita

Dall’indagine condotta dal Laboratorio  Adolescenza e Istituto di ricerca Iard, con la collaborazione della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, emergono dati preoccupanti riguardo allo stile di vita degli adolescenti.

L’uso precoce del cellulare (10/11 anni) condiziona fortemente il loro modo di pensare e di agire, sono iper-connessi e questo determina una forma di dipendenza dall’uso dei social. Diminuisce ulteriormente la loro già scarsa propensione alla lettura, con il cellulare comunicano soprattutto attraverso messaggi vocali che denotano una contrazione del linguaggio, ridotto spesso a un singolare  gergo di uso comune nel gruppo dei pari.

Gli adolescenti sono grandi utilizzatori della tecnologia digitale ma si approcciano a questo canale quasi sempre per giocare o per chattare con gli amici. In questo contesto il cyberbullismo rappresenta spesso una valvola di sfogo per esercitare un potere verso chi è più debole e indifeso. Dall’indagine emerge che le dipendenze( alcol, fumo, droghe) come anche  il fenomeno del bullismo ,pur se  ritenuti dai ragazzi  comportamenti negativi e rischiosi  per la salute, rappresentano un modo per dimostrare di essere forti e coraggiosi di fronte agli altri.

L’aspetto che fa maggiormente riflettere è che la dipendenza dai social  ha come conseguenza l’insonnia: i ragazzi vanno a letto tardi, dormono poco e restano connessi anche di notte.  Questa vera e propria dipendenza ha conseguenze fisiche (apparato cardiovascolare,  metabolismo, vista) e mentali ( stati depressivi).

È auspicabile che ci sia un maggiore controllo da parte dei genitori i quali spesso, per buonismo o superficialità, non riescono ad assumere funzioni di supervisori dell’operato dei figli, spesso lasciati per ore intere nel loro mondo virtuale dove si sentono protetti e non esposti alle sollecitazioni del mondo esterno. Il termine “phubbing“, nato dalla fusione di “phone” (telefono) e “snubbing” (snobbare) si riferisce all’atto di ignorare il proprio interlocutore in un contesto sociale concentrandosi sul proprio smartphone.

Questo comportamento, secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Applied Social Psychology rappresenta una forma di esclusione sociale che crea disagio e malessere.  Le raccomandazioni per i genitori sono: migliorare la comunicazione con gli adolescenti e parlare con loro delle attività social, dare regole per l’utilizzo di smartphone e tablet, dare il buon esempio evitando l’uso del cellulare quando si è alla guida o durante i pasti, chiedere aiuto e consigli al medico di famiglia o al pediatra.

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