La paura della paura e la vergogna di poter mostrare vergogna, sono due aspetti su cui riflettere.

Paura e vergogna sono emozioni normali, con un preciso scopo.

La paura ci consente di proteggerci in situazioni che altrimenti rappresenterebbero un rischio per la nostra sopravvivenza; la vergogna ci aiuta a differenziare i comportamenti socialmente attesi da quelli non apprezzati, favorendo l’integrazione.

Eppure bambini ed adulti temono di provare e mostrare queste emozioni.

Mostrare paura fra bambini e ragazzi significa essere “fifoni”, “codardi”, “mammoni”; insomma la paura sembra essere diventata sinonimo di debolezza.

Da qui la riflessione che anche i supereroi hanno paura. Facciamo alcuni esempi! Superman teme la criptonite e mette in campo evitamenti, Spiderman ha paura di amare…

Personaggi amati da sempre, non certo considerati deboli.

Perché allora proviamo a camuffare e a non esprimere queste emozioni? Perché ci spaventa sembrare deboli? Perché esprimere emozioni può essere considerato un comportamento da deboli?

Soffocare un’emozione significa non essere fedeli a se stessi e agire su condizionamento esterno; significa cioè avere paura del giudizio altrui. Come? Cosa? Paura? Si , esatto. Chi camuffa è un “fifone”, teme il giudizio e la disapprovazione esterna. Chi maschera si sente debole ed inerme rispetto alle persone che lo circondano, vittima del proprio pregiudizio.

Allora il vero coraggio, oggi giorno, è di essere se stessi, liberi da condizionamenti e manipolazioni culturali, capaci di dare il giusto senso alle proprie emozioni, ovvero condividere e comunicare agli altri come ci sentiamo, consentendo agli altri di favorirci, aiutarci, comprenderci.

Che bello piangere senza vergognarsi di farlo, senza la paura di essere criticati. Che bello sentire davvero ciò che sentiamo. Insegnate questa libertà.