Il bullismo è un processo dinamico che coinvolge tutto il gruppo.
La struttura del cortile, il tipo di attività di gioco, il comportamento del gruppo degli astanti , il comportamento degli adulti sono fattori che contribuiscono in modo determinante alla manifestazione e alla gravità del fenomeno della violenza tra coetanei durante la ricreazione.
Maggiore è il numero degli insegnanti impegnati nell’opera di supervisione, minore è il livello delle suddette problematiche. Le pause a scuola sono spesso i momenti di maggior rischio e di grande ansia per molti bambini; il momento in cui è più probabile che si verifichino incidenti sono il tragitto da e verso la scuola; anche questo può essere occasione di grande stress, specie se non vi è alcun controllo da parte degli adulti.
BULLISMO NELLE SCUOLE SUPERIORI:
Luoghi dove avvengono le prepotenze – Valori %
- Bagni 2,8%
- Spazi del convitto 3,7
- Laboratori 4,5%
- Mensa interna 4,5%
- Palestra 5,8%
- Spogliatoi 7,0%
- In nessun luogo 12,9%
- Corridoi 14,4%
- Cortile 16,8%
- Aula 27,6%Fonte: Rapporto infanzia 2001, Eurispes.
Il bullismo si verifica in genere all’interno della classe o tra studenti del medesimo anno scolastico; il bullismo tra ragazzi è in prevalenza di tipo fisico, mentre tra le ragazze è più decisamente verbale ed emotivo, anche se esistono delle sovrapposizioni; all’incirca un bambino su quattro è coinvolto in fenomeni di bullismo, nel ruolo di vittima o di bullo; i casi di bullismo si protraggono in genere per un anno o anche più a lungo.
Le scuole che presentano procedure sistematiche di disciplina supportano in modo positivo la violenza adolescenziale. Le scuole caratterizzate da ruoli inconsistenti o arbitrari, da bassa aspettativa delle prestazioni scolastiche, e da disattenzione nei confronti del bullismo tendono ad incoraggiare la violenza, con alti livelli di fallimenti scolastici e comportamento antisociale (Reinke e Herman, 2002).