Cartoni animati, modelli e messaggi educativi

I cartoni animati appassionano piccoli e grandi, grazie alle loro storie appassionate ed ai loro protagonisti, capaci di far immedesimare lo spettatore, invitato ad entrare in un mondo di emozioni e sentimenti nel quale ritrovarsi, riconoscersi, emozionarsi.

Proprio come nelle fiabe, in scena entrano i comportamenti del quotidiano, le impostazioni sociali, le riflessioni morali.

Il bambino è chiamato a definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, a tifare per l’eroe, ad allearsi alla figura positiva contro il male, a sperare nel lieto fine.

Sul piano narrativo si affrontano grandi temi, di forte impatto, come i rapporti familiari, le sfide generazionali, la difesa del bene, il senso del giusto, la democrazia, la meritocrazia, l’integrazione, l’esclusione, l’emarginazione sociale, la rivincita personale, l’autonomia, le emozioni, il rispetto della natura, la sana competizione, l’altruismo, la sportività, attraverso l’assunzione empatica dei principali ruoli e punti di vista.

Tale capacità ha una importantissima valenza educativa, consentendo all’individuo di cogliere e rispettare il bene altrui, prevenendo violenza, abuso, sopraffazione.

Attenzione però! Questo è vero nella misura in cui l’adulto accompagna il bambino nella comprensione della morale, nella assunzione delle posizioni principali, aiutandolo nel riconoscimento e nella elaborazione delle principali emozioni sollecitate. L’adulto come veicolo di trasmissione delle buone norme sociali, del senso del giusto e delle azioni socialmente condivise.

Lasciare un bambino davanti a tali stimoli senza promuovere questo apprendimento, significa perdere una grande occasione educativa.

Non basta sincerarsi che il bambino non si esponga a immagini inadeguate apponendo filtri, si tratta di non sottrarsi al proprio compito educativo, che passa anche attraverso la condivisione di stimoli positivi.

Un seme non piantato non origina alcuna pianta.

Quando guardo con mio figlio un cartone, spendo diverso tempo a rispondere alle sue domande, a spiegargli il perché di alcuni comportamenti dei personaggi rappresentati, a fare collegamenti con altre storie o con eventi da noi realmente vissuti, normalizzando alcune nostre esperienze, alcune nostre emozioni, riconoscendo reciprocamente il piacere di condividere.

Questo aiuta me a accompagnarlo nel processo di alfabetizzazione emotiva e morale e consente a lui di imparare divertendosi.

 

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