Da Catania parte la campagna per la legalità spiegata ai ragazzi che coinvolge 5 Paesi europei

Tratto da Repubblica

Polemiche per il gioco che insegna come farla franca. E da Catania parte la campagna per la legalità spiegata ai ragazzi che coinvolge 5 Paesi europei
Mafioso non hai più scampo

"Legalopoli" batte "Omertà"
di AGNESE ANANASSO

Sembra una lotta tra bene e male quella che si svolge costantemente sul web, una lotta a colpi di mouse o di joypad. E l’ultima novità in tema di videogame on line è "Omertà" (sul sito www.barafranca.com), in cui si gioca vivere e comportarsi come un gangster. I Barafranca sono un clan virtuale e si può scegliere se iniziare a giocare in Italia o in Usa, con tanto di auto, proiettili, guardie del corpo, scommesse, omicidi. Tutto in regola quindi, o meglio tutto fuorilegge.

Infatti il gioco insegna come farla franca. E c’è davvero di tutto: soldi sporchi, giri d’affari illeciti e quant’altro può arricchire le attività di un gangster. Niente di preoccupante se a giocare sono adulti, il problema è che buona parte degli utenti sono giovanissimi. E di siti come "Omertà" ne esistono molti.

A denunciare l’esistenza del nuovo videogame è stato un personaggio della politica siciliana decisamente impegnato contro la mafia: il sindaco di Gela Rosario Crocetta. E lo ha fatto in un contesto speciale, quello del meeting "Summer School" organizzato a Catania in questi giorni dall’Asaec, l’Associazione Anti Estorsione Catanese (www.legalopoli.it) finanziata dalla Commissione Europea e intitolata a Libero Grassi, l’imprenditore palermitano ucciso per essersi rifiutato dipagare il pizzo. In quella sede, tutti i pomeriggi, i ragazzi presentano il videogioco della propria scuola, confrontandosi sui grandi e piccoli temi della malavita: bullismo, pirateria informatica, droga, violenza sulle donne. Il tutto con l’ausilio di psicologi e animatori.

E per rispondere e contrastare la diffusione di giochi come "Omertà", l’Asaec ha creato "Legalopoli", un videgame contro la mafia che favorisce la divulgazione della cultura per la legalità. È nato così una sorta di laboratorio che impegna, dal 2003, ben 25 scuole catanesi che producono videogiochi incentrati sul tema della lotta agli illeciti, come fa appunto "Legalopoli". Il successo dell’iniziativa ha varcato i confini nazionali e ricevuto l’imprimatur della Commissione Europea. Sono infatti cinque i Paesi (Svezia, Austria, Polonia, Paesi Bassi e Serbia) che sotto l’insegna di Eel, (Electronic european Legality) aderiscono alla "Summer School" che come spiga Adriana Guarnaccia, presidente della Asaec, "è un meeting che favorisce l’incontro tra ragazzi di diversa nazionalità e cultura e che hanno deciso, con l’aiuto dei videogiochi da loro inventati, di cominciare a esprimersi sui temi del vivere civile. Per far conoscere, soprattutto ai coetanei, quello che hanno imparato e accettato: legalità conviene ed è una scelta vincente".

Ma il progetto non si limita solo a questo. "Legalopoli" ha in serbo una sorpresa anche a ottobre quando sarà presentato – sempre a Catania – il cd che conterrà un unico videogioco con tanto di sottotitoli in inglese, con gli episodi realizzati dai ragazzi della "Summer School". All’interno, nella sezione extra (contenuti speciali), la mappa dei temi e le informazioni relative alla scuole che hanno aderito all’iniziativa. Il cd sarà distribuito in 1800 scuole europee. Uno sforzo importante per frenare la cultura dell’illegalità. Naturalmente partendo dai più piccoli.
(5 giugno 2006)

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