Distinzione tra bullismo ed altri tipi di comportamento

Il bullismo è una tra le possibili manifestazioni d’aggressività messe in atto dai bambini e dagli adolescenti.

Sebbene non sia sempre semplice riconoscere le differenti tipologie di comportamenti aggressivi, è però possibile ed importante distinguere quelli più specificamente riconducibili alla categoria ”bullismo” da quelli che, invece, non entrano a far parte di questo fenomeno.
Questa distinzione è necessaria per comprendere e rispondere in modo adeguato ai comportamenti agiti, in particolare in ambito scolastico.

E’ quindi importante differenziare i comportamenti di bullismo dai comportamenti non aggressivi e da quelli che costituiscono attività criminale ed antisociale.

Una prima categoria di comportamenti non classificabili come bullismo è quella degli atti particolarmente gravi che più si avvicinano ad un vero e proprio reato, come per esempio fare minacce di gravi aggressioni alla persona, procurare ferite fisiche gravi, commettere furti d’oggetti molto costosi, compiere molestie o abusi sessuali.

Queste sono certamente condotte che rientrano nella categoria dei comportamenti antisociali e devianti, pertanto non possono essere in alcun modo definiti come ”bullismo”, e prevedono una denuncia e una collaborazione tra scuola ed autorità giudiziaria.

I comportamenti cosiddetti ”quasi aggressivi” che spesso hanno luogo tra coetanei, non costituiscono forme di bullismo.
Essi si riferiscono a situazioni in cui i ragazzi fanno giochi turbolenti, lotta per finta, presa in giro ”per gioco” od aggressioni giocose e non sono definibili come bullismo, perché implicano una simmetria della relazione, ossia una parità di potere e di forza tra i due soggetti implicati ed un’alternanza dei ruoli.

Si manifestano frequentemente nell’interazione tra maschi, dal secondo ciclo della scuola elementare fino ai primi anni delle superiori.

E’ quindi importante che l’insegnante, attraverso l’osservazione e la discussione con i ragazzi, sappia distinguere la diversa natura di questi comportamenti.
Il rischio infatti, quando si genera l’allarme bullismo, è quello di estendere a tutte le manifestazioni aggressive questa etichetta con il rischio di minimizzare o di ingigantire la situazione.

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  1. uniromatv ha detto:

    Al seguente link potrete visionare il servizio sull’ex magistrato Gherardo Colombo che ha incontrato i giovani studenti della Sapienza per discutere sui temi di legalità e giustizia.
    http://www.uniroma.tv/?id_video=18070

    Ufficio Stampa uniroma.tv
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

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