Educare alla diversità

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I bambini non hanno pregiudizi ne’ strutture mentali in grado di discriminare secondo principi religiosi o etnici.

Per questo educare alla diversità fin da piccoli è un compito molto importante per genitori ed educatori. In ambito scolastico la socializzazione e l’integrazione rappresentano percorsi educativi in grado di creare un ambiente di relazioni utili alla crescita psicofisica.

Spesso siamo abituati a cogliere negli altri solo gli aspetti similari ai nostri e, a causa delle influenze socio-culturali, ad avere un atteggiamento di scarsa apertura verso chi non rientra negli stereotipi ormai consolidati nelle nostre conoscenze.

Per modificare questo modo di pensare bisogna promuovere una cultura della diversità che riscopra il valore aggiunto della diversità, soprattutto in questo periodo storico nel quale la violenza di genere insiste ancora come un gravoso portato culturale destinato ad incrementare insofferenza e intolleranza.

Educare alla diversità presuppone un percorso di crescita sociale e culturale che ancora fatichiamo a portare avanti perché nella società “fluida” tutto scorre e le persone tendono a vivere un isolamento affettivo come isole di incomunicabilità e particelle prive di coesione.

La diversità vive dentro e fuori di noi perché è parte integrante della natura umana  e come afferma il sociologo Baumann il vero dialogo non è parlare con la gente che la pensa come te.

La teoria dei neuroni specchio spiega come possiamo conoscere e riconoscerci negli altri senza i condizionamenti e le sovrastrutture con le quali spesso dobbiamo convivere e che tendono sempre più a renderci schiavi dell’omologazione.

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