La salute non deve essere considerata un bene individuale e privato ma un valore intrinseco teso a migliorare il concetto di solidarietà sociale.
Solidarietà e salute sono alleate e devono procedere di pari passo perché il comportamento negativo verso la propria persona può diventare un cattivo esempio per gli altri.
Questo discorso vale soprattutto per i giovani che tendono facilmente ad imitare i compagni che assumono comportamenti a rischio ( consumo di alcolici, fumo, uso di droghe) per uniformarsi e diventare parte integrante del gruppo dei pari.
La scuola come comunità educante ha il compito di promuovere stili di vita corretti sollecitando in ogni ragazzo l’autostima e la consapevolezza delle proprie emozioni, i valori che rendono la vita e la tutela della stessa un bene culturale e sociale di grande spessore per l’intera comunità.
Gli obiettivi da conseguire sono: conoscere se stessi e il proprio corpo, stare bene con se con gli altri, avere cura del proprio benessere psicofisico e della salute come impegno verso se stessi e la società tutta.
In questa ottica l’educazione alla salute diventa un filtro di conoscenza che promuove lo sviluppo della solidarietà, oggi più che mai necessaria per la prevenzione e la cura dei mali dell’anima e del corpo.