Vorrei una estate in bianco e nero come quelle di una volta. I colori erano nascosti come i segreti e le emozioni vissute senza rumore, così semplicemente.
Stagione di canzoni e mare, odore forte di salsedine, magica polvere di un sole unico e amico. Fotografia di un tempo passato, privo di inganni e tradimenti, raccolto e trattenuto sulla pelle di pensieri liberi e innocenti.
C’era il tempo per amare e per pensare, per fantasticare e desiderare tutto senza paure. Sguardi furtivi, parole non dette, canzoni di una estate senza fine che fioriva senza appassire.
L’estate in bianco e nero era una perla rara, conservava sempre il segreto di una natura intatta e preziosa, un mare profondo di ricordi, vitali come l’adolescenza, bozzolo dorato nel quale la metamorfosi tutto trasforma e accoglie.
Estate di promesse silenziose catturate per gioco o per sfida sul filo di una vita ancora tutta da inventare e fantasticare, immersa nelle immagini di emozioni vere, il bianco e il nero in cui la stagione scopre semplicità e pudore, la bellezza del tempo che non si consuma, il calore dei giorni da conservare per l’inverno lontano.