Ezio Greggio un bullo?

Riepiloghiamo insieme le basilari dinamiche del bullismo.

C’è un bullo che agisce aggressività diretta, fisica e verbale, o indiretta contro una vittima davanti ad aiutanti e spettatori.
Vi sono le risate di chi osserva ed il compiacimento dell’aggressore. C’è la rassegnazione e la passività della vittima.

Dinamiche non solo agite dentro la scuola, con anzi una sempre maggiore tendenza all’esterno, per strada, nei contesti di libera aggregazione…

Mancava il bullismo agito per intrattenimento, ma il programma Veline ci ha accontentato, con nostro rammarico.
Ogni sera Ezio Greggio, con compiacimento di spettatori, aiutante, e sostenitrici, vittimizza in modo diretto la solita vittima.

Certamente viene fatto per denaro e questa è una vittima consapevole, che sceglie il ruolo; ma ciò non aggrava il messaggio?

Ci sforziamo di prevenire e combattere il fenomeno e poi lo proponiamo in prima serata, in un contesto accattivante fatto di belle ragazze, con l’idea che ci si possa anche guadagnare.

Partendo dal dato che al bullo scarseggia di autoefficacia e rincorre il plauso degli spettatori per darsi valore, per sentirsi forte ed apprezzato (spesso anche agli occhi dell’altro sesso), e sottolineando la difficoltà della vittima ad uscire dal suo ruolo, a costruirsi scenari alternativi, il programma in questione risulta alquanto diseducativo.

Aggrava il fatto che a trasmettere il messaggio sia una fonte autorevole, ed un personaggio amato da adulti e giovani.

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