Che la soluzione sia il controllo?  

A quanto pare ne è convinta una società americana di nome Sprint, che ha messo in commercio una nuova tecnologia denominata "family locator", capace di dire ad un genitore dove si trovi il figlio.
Il cellulare avviserebbe quando i figli non sono dove dovrebbero essere, come per esempio quando marinano la scuola, o non sono a dormire dall’amica.
I genitori apprensivi saranno felici di questa novità e potranno saziare la loro ansia di controllo.
Family Locator è un servizio su abbonamento che permette di controllare fino a quattro telefoni, appoggiandosi alla tecnologia Gps.
Il controllo è garantito con meno di dieci dollari al mese, facendo ricevere agli abbonati un sms sul luogo in cui si trovano i figli, così da individuarli su una mappa via internet o sullo schermo del proprio cellulare.
Insomma i ragazzi sembrano non avere più vie di fuga!
Unica salvezza è la privacy che obbliga chi viene monitorato ad esserne consapevole e a dover digitare una password per garantire il consenso.
Insomma si è arrivati al punto di non essere più capaci di essere genitori supportivi, genitori ad un tempo capaci di dire "NO" e allo stesso tempo di accogliere, ma solo genitori controller!

Certo così ci si risparmia la fatica di colludere con un figlio in crescita, alla ricerca di autonomia, che si deve sperimentare e misurare, anche con i vincoli morali, con i valori genitoriali…forse in disuso.
Vogliamo dei giovani al gunzaglio?
Forse dovremmo lasciarli essere giovani, senza venir meno al nostro ruolo educativo, supportivo e di disponibilità all’ascolto, che ben si scostano dal controllo per sms.
Non vogliamo i giovani che siano giovani, ma usiamo la loro tecnologia!