Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne

“Il dominio maschile sulle donne è la più antica e persistente forma di oppressione esistente” (Bordieu)

Il 25 novembre ricorre la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non c’è giorno che nella cronaca questo problema passi inosservato, una vera mattanza che continua ad annoverare le morti spesso annunciate, conseguenze spesso  di continue violenze fisiche e psicologiche a danno di mogli, fidanzate, giovani donne perseguitate spesso per anni da uomini e compagni che credevano di amare.

Se un tempo la donna era considerata l’angolo del focolare, la figura di riferimento in una struttura matriarcale della famiglia, oggi la sua nuova veste equiparata giustamente per diritti a quella dell’uomo rivela un risvolto di fragilità che la espone spesso all’istinto di potere del maschio che non accetta di essere lasciato o estromesso dal nucleo familiare.

Questa violenza è indice di una fragile crescita psicologica, una negazione dell’altrui diritto alla libertà di scelta, alla perdita non di un sentimento ma un oggetto di proprietà. In una società improntata al consumismo più estremo i rapporti interpersonali hanno perduto il loro intimo e profondo significato diventando esili e apparenti legami, fugaci e superficiali unioni spesso mantenute in vita per il quieto vivere familiare.

I figli spesso assistono impotenti alle violenze familiari e purtroppo imparano presto un linguaggio aggressivo e modelli di comportamento disfunzionali che potranno ripetere nel corso della loro vita. Per questo motivo è importante insegnare agli adolescenti che la violenza di genere è sempre un retaggio di antiche credenze e convinzioni che hanno relegato la donna a una condizione di inferiorità e sottomissione per tanti anni.

Superare questa criticità sociale significa recuperare non solo la salute del singolo ma quella dell’intera collettività nel rispetto dei diritti e della dignità delle donne, di quelle voci che spesso vengono ignorate e taciute.

 

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