Giovani “possibili”

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Le nuove generazioni sono considerate carenti di entusiasmo e progettualità.

Spesso soggette all’influenza del mercato della pubblicità con idee confuse sul significato della vita, dei sentimenti, delle emozioni.

Giovani apatici e privi di interessi che non trovano risposte alle loro esigenze in una società quasi sempre lontana dal loro mondo che, purtroppo, si chiude sempre più alla comunicazione e al dialogo.

Ma ci sono degli eventi che possono far riflettere gli adulti e capovolgere del tutto un ‘idea dei giovani negativa e radicata.

I cortei di giovani ambientalisti scesi in piazza per la difesa del pianeta e l’eroico gesto di un gruppo di alunni sequestrati su un autobus ci mostrano  un panorama diverso.

Ci sono giovani e ragazzi che riescono a gestire le loro risorse più profonde, a credere che azioni, desideri, aspettative possano cambiare comportamenti e idee per un mondo diverso e più giusto.

Forse allora questi giovani  non li conosciamo abbastanza e crediamo che siano tutti omologati e indifferenti, privi di spirito di azione e di riflessione, troppo lontani dalla realtà e dalla quotidianità.

I giovani “possibili ” riescono a sorprendere gli adulti, ad offrire loro occasioni di confronto su problematiche complesse che scoprono le ferite aperte di una società malata.
Ripartire da questo può essere un segnale di cambiamento, una sfida necessaria e importante per diffondere i principi di una cultura che possa diventare un faro di orientamento e di rinnovamento, le basi di una buona alleanza tra giovani e adulti.

Crederci è possibile e auspicabile, i piccoli eroi diventano i nuovi occhi con i quali guardare oltre le apparenze.

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