Questa estate si è parlato molto di giovani, pasticche e discoteche, a seguito dei fatti di cronaca registrati.
Gli esperti, le famiglie, le forze dell’ordine, sono allarmati dal consumo di queste sostanze fra i giovani ed i giovanissimi.
Del resto, a favorire la diffusione delle pillole è il costo contenuto, quindi accessibile anche con la mancetta di mamma è papà.
La diffusione ed il consumo sarebbe in costante aumento e farebbe riferimento a ragazzini di 13 o 14 anni, in particolare di droghe sintetiche, ecstasy che costano meno ed è più facile assumerle e nasconderle.
Le forze dell’ordine e gli esperti cercano già dalle scuole medie di fare interventi di prevenzione e sensibilizzazione, cercando di creare una cultura del non consumo, della tutela della vita umana.
Nonostante questo, e nonostante le famiglie siano maggiormente informate e sensibilizzate, il consumo cresce.
Che fare allora? Bastano misure rudimentali come quelle di chiudere una discoteca?
A mio avviso, i canali informativi (progetti scolastici, serate informative aperte alla cittadinanza, incontri per genitori) e le conoscenze sulle sostanze sempre da aggiornare, corrono meno veloci della crezione di nuove droghe e dei canali di scambio e ricerca dei giovani.
La prevenzione migliore passa allaora dai giovani!
Ed infatti i momenti di sensibilizzazione tenuti da giovani reduci da esperienze di droga hanno un ottimo impatto sugli uditori. Spaventano.
Portiamo maggiormente i giovani fra i giovani.