Il metodo Gordon

Nel 1966 lo psicologo Thomas Gordon promuove un programma metodologico per creare una efficace comunicazione tra insegnante e allievo e fra gli alunni stessi.

Gordon parte dal presupposto che genitori e insegnanti pur essendo spinti da buone intenzioni non riescono sempre ad aiutare i ragazzi nel risolvere le loro difficoltà perché si pongono in modo sbagliato e non stimolano la creatività, la fiducia e l’autonomia dei ragazzi.

Alla base di questa “incomunicabilità” esiste una errata ed inefficace comunicazione che viaggia su binari separati creando frustrazione sia per l’adulto che per i minori.

Nella relazione educativa Gordon sostiene l’importanza della qualità del rapporto docente-discente. ” Quindi ancor più importante di ciò che si insegna e’ il modo in cui l’insegnamento e’ impartito e a chi e’ rivolto”.

Pertanto qualsiasi insegnamento diventerà interessante se viene proposto ” da un insegnante che abbia appreso il modo corretto di rapportarsi con gli studenti, instaurando una relazione di reciproco rispetto”.

Le tecniche e la metodologia di Gordon si basano essenzialmente su tre principi: l’ascolto attivo, il messaggio in prima persona, la risoluzione dei conflitti con il problem solving.

Gli errori più comuni nella comunicazione sono dettati da rimproveri, giudizi negativi sul l’operato dello studente con ridicolizzazione di comportamenti e atteggiamenti e minacce di punizioni.

Gordon afferma che ” Se si e’ in grado di sentire e comunicare sincera approvazione verso una persona si possiede la capacità di essere veramente d’ aiuto”.

In questo contesto il clima comunicativo diventa sereno e potenzialmente produttivo perché ascoltare e’ più importante che parlare, si instaura inoltre una accoglienza dell’altrui vissuto che esprime condivisione ed empatia.

Nel problem solving il conflitto si risolve perché non ci sono né vinti ne’ vincitori ed entrambe le parti si sentono accettate e considerate, un incontro che pone in essere il rispetto e l’accoglienza di opinioni e punti di vista diversi.

 

 

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