Il suicidio è la dodicesima causa di morte nel mondo e si colloca fra le tre principali cause di morte per le persone di età compresa tra i 15-44 anni, insieme agli incidenti stradali e alle malattie cardiovascolari.
In Italia il suicidio rappresenta il 12 % delle cause di morte tra gli adolescenti con età compresa tra i 15 e i 25 anni.
Il suicidio in Italia rappresenta la seconda causa di morte tra i maschi di 15-25 anni e la terza causa tra le femmine della stessa età.
Nel nostro Paese l’impiccagione è il mezzo più frequentemente usato dagli uomini per togliersi la vita, ed anche tra le donne l’impiccagione è uno dei metodi più frequenti insieme alla precipitazione.
Alla base del suicidio sembrano esserci prevalentemente disturbi dell’umore , in particolare la depressione, disturbi da abuso di sostanze e disturbi della condotta, disturbo borderline di personalità, insonnia, e nei giovanissimi vittimizzazione subita e episodi di cyberbullismo.
Si stima che il 25-33% degli adolescenti che compiono suicidio hanno una storia di abuso di sostanze.
I dati sui giovani, dati allarmanti, ci impongono una riflessione sulle cause e sugli strumenti di prevenzione. Ci invitano a non sottovalutare gli episodi di bullismo fra i banchi di scuola, ci obbligano a monitorare l’uso di internet e dei social.
Il ritiro sociale, la depressione, il consumo di sostanze devono essere considerati gravi fattori di rischio e trattati come tali.