Il filosofo U. Galimberti spiega le conseguenze dannose per i figli dopo il divorzio o la separazione dei genitori.
Per Galimberti in questo contesto i genitori sono più occupati a pensare alle loro problematiche economiche ed esistenziali e spesso utilizzano i figli come strumento di ricatto.
La separazione dei genitori provoca nei bambini una perdita affettiva non indifferente con difficoltà a riconoscersi nella propria identità, inoltre si sentono impotenti o addirittura responsabili delle scelte fatte dai genitori.
Negli adolescenti il problema diventa maggiore perché i ragazzi avvertono la mancanza della figura genitoriale necessaria in questa fase della crescita per sviluppare l’autonomia e la sicurezza personale.
In ogni caso, afferma il filosofo, la separazione o il divorzio lasciano i loro segni perché i ragazzi devono in qualche modo farsi carico delle scelte sbagliate dei genitori non comprendendo la natura dei forti contrasti e l’ambivalenza dei sentimenti che si verificano nella rottura dei legami familiari.
È indubbio che i figli soffrono anche quando vivono direttamente, sotto lo stesso tetto, litigi e scenate frequenti ma in ogni caso gli adulti spesso fanno l’errore di trincerarsi dietro falsi alibi per acquietare in qualche modo la propria coscienza e sentirsi in pace con se stessi.