La modernità liquida

Il principio della modernità liquida, sostenuto dal sociologo Z. Bauman ci induce a riflettere sui grandi cambiamenti che coinvolgono la nostra società.

La crisi delle istituzioni e la globalizzazione tendono a disperdere i valori e le certezze del singolo che si trova sempre più solo e privo di riferimenti. Il consumismo sfrenato ha creato “un immenso campo di possibilità, di sensazioni sempre più intense” nel quale l’uomo vive esperienze sempre più effimere e virtuali.

Le strutture sociali sono andate incontro a un processo di ” fluidificazione” passando dallo stato solido a quello liquido e, come le caratteristiche dei liquidi, esse cambiano continuamente prendendo forme diverse a seconda delle situazioni.

In questo contesto, dove anche il tempo e l’uso che ne facciamo sembra non avere un senso, l’identità perde il suo valore intrinseco perché soggetta alla precarietà di relazioni superficiali che accrescono il vuoto esistenziale.

Bauman parla di ” comunità guardaroba” cioè lo stare insieme in momenti di aggregazione di massa  o virtuali in cui ognuno si libera dei propri problemi e si proietta in una atmosfera diversa e meno impegnata. Anche i sentimenti, secondo Bauman, sono influenzati da una condizione di incertezza generale, essi risultano fuggevoli e superficiali e spesso sono mercificati al pari di oggetti concreti.

Tuttavia Bauman esce fuori da questa visione pessimistica della vita sostenendo che le emozioni passano ma i veri sentimenti restano, come l’amore, e vanno coltivati anche con sacrificio. ” Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi.

La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio”. Per quanto riguarda l’educazione Bauman sostiene che i giovani sono “diamanti grezzi”,essi possiedono risorse e capacità da modellare e affinare in un contesto educativo al passo con i tempi cioè flessibile ma in grado di stimolare le capacità critiche e di autodeterminazione.

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