La Narcolessia è una malattia neurologica ed è caratterizzata da 4 sintomi principali, ovvero eccessiva sonnolenza diurna, cataplessia, allucinazioni ipnagogiche, paralisi del sonno.
Un soggetto narcolettico sente un impulso all’addormentamento mediamente ogni due ore, sogna ad occhi aperti, vere e proprie allucinazioni che spesso interagiscono con la realtà.
In prossimità della fase di addormentamento o subito dopo il risveglio, il corpo è completamente paralizzato anche se il paziente rimane perfettamente cosciente oppure si osserva una repentina perdita del tono muscolare, arrivando persino a cadere a terra, in seguito ad una forte emozione.
La narcolessia rientra tra le ipersonnie, disturbi cronici del sonno; la sonnolenza neurologica risulta del tutto incontrollabile e indipendente dalla volontà.
Alla base di questa malattia vi è la progressiva perdita dei neuroni che producono un neurotrasmettitore chiamato ipocretina che regola il ritmo sonno-veglia.
Si crede che l‘origine della narcolessia sia autoimmune, ossia lo stesso sistema immunitario attacchi le cellule nervose responsabili della produzione di ipocretina.
La narcolessia è una malattia cronica e necessita di un significativo adeguamento dello stile di vita in modo da renderla invalidante il meno possibile.