L’onda mediatica e sanitaria della diffusione del Corona Virus ha aperto numerosi dibattiti.
Il progresso tecnologico, che rappresenta il fiore all’occhiello delle società moderne, ha dovuto fare i conti con un nemico invisibile e sconosciuto che ha messo in serie difficoltà la vita quotidiana di ognuno ma anche l’aggregazione sociale delle persone e non da ultimo il mercato finanziario che adesso, ma anche nel prossimo futuro, avrà conseguenze molto gravi.
La paura del contagio ha assunto toni molto forti e ha risvegliato in ognuno istinti primordiali, la paura dell’altro vissuto come nemico da allontanare e respingere perché portatore di malattia.
Ora che la situazione va lentamente evolvendo perché il servizio sanitario nazionale ha attuato tutti gli interventi restrittivi ma necessari è senz’altro importante trarre da questa emergenza un insegnamento importante, un messaggio che invita a riflettere e a non dare tutto per scontato.
Anche se i mass media hanno dato informazioni corrette e adeguate ognuno di noi ha dovuto gestire in prima persona l’ansia e la paura di un pericolo imminente, ancora più destabilizzante perché sconosciuto.
L’impatto con l’emergenza Corona Virus ci ha insegnato a valutare, discriminare, filtrare pensieri, comportamenti, idee sul nostro modo di pensare e di agire nei confronti degli altri.
C’è chi si è lasciato trasportare da forme di razzismo e insofferenza ma anche chi ha dimostrato consapevolezza, altruismo e solidarietà, sentimenti che soprattutto in momenti critici riescono a renderci migliori e a essere capaci di gestire con più equilibrio le nostre ancestrali e spesso immotivate paure.