Il Natale alle porte ci porta a considerare questa festività un momento di riflessione e di trasformazione, una attesa che sembra risvegliare il desiderio di rinascita dei sentimenti e di condivisione di uno spirito di unità e di appartenenza.
La cultura popolare con le sue tradizioni mostra uno scenario variegato di usi e costumi che rappresentano il bagaglio culturale di ognuno.
La natività è il simbolo della verità e dell’innocenza, della luce che illumina e allontana il buio spargendo il seme dell’amore e della partecipazione.
L’evoluzione biologica che ha caratterizzato la storia dell’uomo dalle origini si è sempre accompagnata di pari passo con l’evoluzione culturale che ha reso la specie umana capace di trasmettere conoscenze e scoperte che nel tempo hanno cambiato il volto della società.
La vita di ognuno di noi è il risultato della storia familiare che ci ha accompagnato fin dalla nascita e la memoria rappresenta il filtro che collega il passato al presente e al futuro in un continuo divenire che affina l’esperienza e consente la trasmissione del valore culturale a cui facciamo riferimento.
Gli antichi greci sostenevano che la memoria sconfigge il tempo e questa verità appare un segno importante, un bene comune da condividere con le persone a cui siamo affettivamente legati e che in occasione del Natale guarderemo con gli occhi di un sentimento rinnovato in cui il presente e il passato si tendono la mano per riconoscersi e accogliere le novità che il futuro ha programmato per la nostra vita.