La valutazione a fine anno scolastico

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L’andamento epidemiologico della diffusione del Corona virus non consente, ora come ora, di definire una data certa per il rientro a scuola.

I docenti si sono trovati ad utilizzare nuovi strumenti nella didattica a distanza che escludono chiaramente il rapporto diretto con gli alunni. 

Nella comunicazione tuttavia la trasmissione orale non è il solo aspetto della didattica efficace, esistono sfumature molto importanti della comunicazione non verbale che forniscono dettagli significativi sul modo con cui gli  alunni si rapportano alle diverse discipline: partecipazione, attenzione, motivazione, interesse.

Questi parametri definiscono la valutazione formativa che non rappresenta la somma delle prove oggettive  svolte da ogni alunno ma un insieme di atteggiamenti metacognitivi.

La metacognizione è un processo di apprendimento significativo nel quale il soggetto diventa consapevole del proprio stile cognitivo per acquisire abilità e conoscenze gestibili e valutabili autonomamente.

Il rinnovamento della didattica ha posto al centro dell’educazione l’alunno e le sue esigenze, per questo motivo l’insegnamento non è più la tradizionale lezione, cioè un trasferimento di nozioni docente- alunni, ma un percorso di differenziazione di contenuti disciplinari modellato sulle individuali capacità e potenzialità.

È chiaro, in questo contesto, che tutti gli alunni non apprendono allo stesso modo, ognuno ha bisogno di consolidare o potenziare le proprie abilità e i percorsi didattici non possono essere uniformi.

La valutazione non può essere una “misurazione” soprattutto ora in questo periodo di emergenza sanitaria. Gli insegnanti dovranno necessariamente affinare e adattare gli strumenti della valutazione, rendersi soprattutto conto che questa nuova situazione può anche generare insicurezza, fragilità, blocchi di natura psicologica che possono rendere meno efficace e serena la relazione educativa e il rendimento scolastico.

Nella valutazione di questo anomalo e difficile anno scolastico sia i docenti che gli alunni dovranno sperimentare una nuova didattica che, si spera, possa contribuire a sviluppare una efficace collaborazione e disponibilità.

Questa “prova d’esame” servirà sicuramente a far crescere e maturare insieme il  senso di responsabilità e di condivisione, necessarie esperienze per un bagaglio di conoscenza permanente e di qualità da investire, con una buona dose di ottimismo, per il futuro.

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