Diversi sono  i fattori che possono favorire la crescita equilibrata di un adolescente considerando sia gli aspetti caratteriali del ragazzo/a ma soprattutto quelli sociali cioè le relazioni che si sviluppano nell’ambito della vita comunitaria (famiglia, scuola, gruppo di amici).

Il delicato e complesso sviluppo psicofisico in questa fascia di età crea una crisi di identità, si perdono o non vengono riconosciuti come tali i modelli formativi acquisiti nell’infanzia e il distacco dalle norme comportamentali che i genitori hanno insegnato può generare spesso insofferenza e rifiuto. I ragazzi spesso non conoscono e non riconoscono i loro pregi, i loro difetti.

Far emergere potenzialità, interessi, attitudini e’ compito degli adulti e degli educatori che possono stimolare e incrementare capacità di riflessione e introspezione aventi come obiettivo la costruzione del se’, la percezione dei propri limiti e delle proprie risorse.

In questo contesto lo sviluppo dell’autostima diventa un percorso molto importante se sostenuto da orientamenti educativi che escludono comunque divieti a priori, punizioni spicciole e forme di negazione non adeguatamente percepite come giuste e coerenti.

La gratificazione ha quasi sempre un effetto boomerang, il ragazzo supera il suo naturale narcisismo interpretando nella giusta misura cause e conseguenze di azioni e comportamenti che acquistano significato e valore nell’ambito del gruppo di riferimento.

Un adolescente e’ tanto più a rischio quanto più ha sperimentato il rifiuto e l’insuccesso che tendono a deprivare e impoverire le sue capacità di resilienza.  L’autostima,  che rappresenta un indicatore di crescita, tenderà a modificarsi durante il processo evolutivo aumentando o diminuendo a seconda delle esperienze cognitive, affettive e relazionali.

Gli  stimoli educativi appropriati possono diventare strumenti importanti per sviluppare la fiducia in se stessi, l’inizio di un progetto di vita  nel quale il cambiamento e’ conquista di autonomia e consapevolezza.