Le difficoltà dei bambini dislessici

Lettura, scrittura e calcolo sono abilità che si acquisiscono già nei primi anni della scuola elementare e proprio in questo periodo è fondamentale la rilevazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA).

Spesso gli insegnanti non comprendono che il bambino dislessico non vede quello che normalmente si riesce a percepire, la decodifica delle informazioni e’ lenta perché i messaggi non riescono ad essere convogliati adeguatamente nelle aree cerebrali deputate alla loro interpretazione.

Il paragone della psicologa americana Ania Siwek ci fa capire cosa accade in queste situazioni considerando l’affluenza di informazioni come un traffico intenso nel quale si rallenta perdendo tempo ( The traffic metaphor)

Nel nostro cervello ci sono specifiche aree deputate alle funzioni di lettura, scrittura e calcolo, in esse si accumulano nel tempo le relative informazioni che di volta in volta vengono recuperate e riutilizzate.

Per un bambino dislessico esiste il ” blocco” che impedisce all’occorrenza di “percorrere in breve tempo la strada giusta”.

Questo genera ansia e affaticamento che aumenta la tensione di fronte al compito e alle consegne che vengono richieste dall’insegnante.

Aiutare un bambino dislessico significa insegnargli a percorrere ” strade giuste”, scorciatoie che gli consentono di aggirare gli ostacoli e di arrivare agli stessi risultati dei bambini cosiddetti normali.

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