Le vacanze dell’anima

Quasi sempre le vacanze rappresentano il miraggio di un anno lavorativo, si fanno programmi, si prenotano viaggi e tutto questo crea mentalmente grandi aspettative perché nel tempo “reale” si proiettano obiettivi ” ideali” spesso non realizzabili.

L’obiettivo vacanza costituisce una sorta di proiezione verso nuove e originali mete, il desiderio di gratificazione e compensazione per qualcosa che ci è mancato, non solo sotto l’aspetto materiale.

Per questo motivo le vacanze possono diventare una corsa estenuante a fare tantissime attività che non concedono il giusto e meritato riposo. Il corpo e la mente sono un tutt’uno e ricreare una situazione di benessere può giovare psicologicamente e fisicamente a entrambi se non si superano certi limiti.

Il ritmo frenetico che la vita quotidiana ci impone non lascia spazio al riposo mentale, siamo purtroppo programmati all’azione, gli orari, i tempi non consentono momenti di stacco e di riflessione.

Le vacanze possono diventare una occasione nuova per guardarci dentro accogliendo la bellezza di nuovi paesaggi, entrando in contatto con la natura e i suoi segreti.

Ammirare la bellezza di quello che ci circonda è un modo per sentirsi rinnovati, ritrovare la dimensione naturale di un linguaggio intimo che abbiamo trascurato o addirittura dimenticato in un mondo che corre troppo in fretta.

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per  quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
on troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano
gioco balordo degli incontri e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

C. Kavafis

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