L’educazione sentimentale a scuola

La proposta di legge di cui è firmataria la deputata C.Cosentino introduce nelle scuole un’ora di insegnamento trasversale a tutte le discipline.

amore

E’ indubbiamente un discorso importante e apre le porte a un dibattito serio sulla responsabilità educativa che non è limitata soltanto all’insegnamento della didattica disciplinare ma interessa la formazione integrale della personalità dei discenti.

Tuttavia non sono d’accordo sul fatto di confinare un argomento così significativo ad un’ora settimanale di lezione.

In passato si era propensi a “recuperare” l’insegnamento della educazione civica restituendole, in orario curriculare, un proprio spazio, poi questa proposta non ha avuto seguito e molti (?!) insegnanti hanno approfondito questa tematica inserendola nelle ore di lezione di storia.

Io credo che l’educazione sentimentale sia un insegnamento possibile e augurabile in ogni contesto e occasione educativa, dalla famiglia alla scuola e nella società in generale.

Esiste una “ alfabetizzazione emotiva” che comincia dai primi anni di vita e consente ai giovani di comprendere il significato delle emozioni, di discernere comportamenti e azioni di prepotenza e violenza che si sviluppano nel gruppo dei pari, di combattere gli stereotipi di genere.

L’educazione ai sentimenti deve avere un ampio respiro, tutte le ore di lezione sono utili ed efficaci per veicolare e decodificare un messaggio così importante: le parole, i gesti, gli sguardi sono gli strumenti migliori per indicare ai giovani l’empatia, il senso della misura e del rispetto verso se stessi e verso gli altri, un percorso di conoscenza per alimentare i propri desideri e guardare al futuro con ottimismo.

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