L’importanza dell’autonarrazione come crescita continua dell’identità

Secondo Bruner, psicologo statunitense, in età adulta continua il processo di costruzione delle strutture mentali dell’io.

Ciò avviene mediante l’autonarrazione in cui il soggetto ripercorre, mediante un itinerario a spirale, le sue esperienze.

Questa interpretazione è chiaramente antitetica al fenomeno di invecchiamento biologico che inizia dal momento della nascita e segue le tappe evolutive che tutti conosciamo.

L’autobiografia diventa quasi uno strumento di autovalutazione perchè riesce a "riempire" gli spazi "vuoti" della storia personale mettendo in atto una sorta di compensazione e di riequilibrio degli aspetti positivi e negativi delle esperienze di vita vissute.

Una bellissima frase del filosofo Maurice Bellet riassume in termini essenziali ma significativi ciò che avviene durante il rapporto empatico che si stabilisce tra chi parla e chi ascolta: "L’ascolto dona a chi è ascoltato la possibilità di ascoltarsi".

In una società che nel tempo ha perso la dimensione creativa e immaginativa individuale perchè sempre più orientata verso gli schemi procedurali e di azione, il "racconto"  acquista un valore esperenziale da condividere e arricchire con gli altri e da trasmettere come bagaglio culturale di vita vissuta.

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