L’uso delle regole nel periodo della fanciullezza

Le regole e la loro applicazione mettono spesso in difficoltà i genitori che lamentano una difficoltà nell’introdurle e nel farle rispettare.

Per fanciullezza intendiamo il periodo che va dai 6 agli 11 anni, ovvero il periodo della scuola elementare. Il bambino della scuola elementare ha acquisito la capacità di riflettere su di sé e sugli altri e di orientare concretamente le sue interazioni.

Si è ormai sviluppata la capacità di (role-taking) assumere punti di vista diversi dal proprio e di percepire, comprendere e valutare gli altri e di individuare le cause del loro comportamento!

Ora è possibile la comprensione della specificità delle regole che governano i rapporti fra coetanei, rispetto a quelle in vigore con gli adulti. Il bambino è ora capace di riflettere sui comportamenti più appropriati per ciascun tipo di relazione.

Il bambino in questa fase continua ad usare con gli adulti il principio della reciprocità complementare, ovvero l’accettazione dell’autorità unilaterale degli adulti e al contempo della fruizione dei vantaggi che si accompagnano a tale accettazione.

Cosa fa saltare le regole in questo periodo della crescita?

Le regole ed i no falliscono quando la regola non è chiara, quando non è ben condivisa da mamma e papà, quando la richiesta non è adeguata per l’età del bambino, quando non è coerente, quando viene espressa in modo vago ( ad es. “fai il bravo”), quando non c’è disponibilità all’ascolto dei bisogni del bambino.

Attenzione in questo periodo a usare in modo efficace la tecnica del gettone, avendo cura di non focalizzare tutto sul vantaggio, bensì sulla acquisizione della regola; viceversa osserveremmo l’acquisizione del “se faccio…ho!”

Come far rispettare le regole?

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