Nel giorno della memoria

Nell’anniversario del giorno della memoria credo sia importante trasmettere ai giovani quanto sia importante il ricordo inteso come patrimonio comune.

La condivisione è una esperienza da alimentare e sostenere soprattutto nel periodo storico attuale dove tutto è vissuto spesso  individualmente con superficialità e immediatezza sia a livello concreto che emozionale.

La storia dei grandi eventi come guerre, persecuzioni, lotte di classe, non è solo fatta di date ma rappresenta un percorso di conquista di libertà, indipendenza e soprattutto rivendicazione dei diritti umani primari.

C’è una storia personale e sociale ed a entrambe possiamo fare riferimento per imparare ad essere migliori e trasmettere quei valori di civiltà e progresso alle generazioni future. La persecuzione razziale ha sterminato milioni di persone applicando teorie insane di pulizia etnica. Secondo questi principi i “diversi” ( ebrei, zingari, omosessuali) dovevano essere eliminati per la creazione di una razza superiore.

La diversità è tuttora un mezzo di discriminazione anche se la società multiculturale entra a far parte a tutti gli effetti nella nostra vita quotidiana. La storia insegna a non ripetere gli errori commessi, e’ un banco di prova per testimoniare come non si possono dimenticare orrori e stragi, violenza e sopraffazione.

Il giorno della memoria serve a stimolare riflessione e senso critico, consapevolezza e capacità di vedere oltre gli angusti spazi di vita personali. Non si può riscrivere una storia già scritta ma si può trarre da essa gli insegnamenti per un mondo migliore che al riparo di ogni ideologia diventi una promessa educativa di cambiamento e rinnovamento.

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