Resilienza: piegarsi senza spezzarsi

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La Resilienza è la capacità di fronteggiare eventi particolarmente difficili o stressanti facendo leva su una serie di abilità che dipendono in parte dall’individuo, in parte dall’ambiente o contesto sociale. Gli studi sulla Resilienza sono sicuramente di numero inferiore rispetto a quelli relativi all’origine della sofferenza, ma i meccanismi e le abilità che permettono di gestire una situazione emotivamente stressante stanno acquisendo un interesse sempre più grande. Non bisogna confondere la resilienza con la sola capacità di controllare la situazione, questa infatti, seppur sicuramente funzionale e auspicabile, non richiama necessariamente uno dei suoi aspetti più importanti: la consapevolezza. Può capitare infatti che laddove vi sia un forte controllo venga meno la consapevolezza emotiva, facendo quindi tacere il vissuto emozionale e quindi una parte molto importante del nostro vivere.

La resilienza è invece l’unione di consapevolezza e controllo, è la capacità di non concepire il problema come qualcosa di insormontabile ma come un’opportunità di miglioramento e conoscenza di se stessi, una sfida della crisi alla ricerca di un nuovo modo di stare al mondo. È la capacità di essere flessibili, di pensare di rendere possibile un adattamento, di concepire il cambiamento come una parte inalienabile della nostra umanità. È la capacità di concepirsi come persone in grado di resistere preservando una visione del futuro priva di esiti catastrofici o certezze di insuccessi.

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  1. Laura ha detto:

    L’etimologia della parola resilienza ( dal latino re-silire) significa tornare a saltare prendendo un’altra direzione, evitare cioè l’impedimento per scegliere consapevolmente nuove opportunità ed occasioni

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