Rientro in aula: alunni insegnanti e genitori alle prese con questioni irrisolte – da un blog l’idea di un libro raccolta delle note disciplinari più divertenti

 

 Tra pochissimi giorni si riapriranno le aule delle scuole italiane e regazzi, genitori e insegnanti torneranno ai loro ruoli, alle loro responsabilità, alle loro incertezze. I problemi della scuola, ancora irrisolti, torneranno a bussare risollevando importanti questioni come l’abbandono scolastico dopo la fine dell’obbligo formativo, la non comunicazione tra le agenzie scuola-famiglia, la difficoltà di gestione in aula dei professori, alle prese con giovani demotivati, deresponsabilizzati e spesso annoiati.
 
 Di tutto questo? Un libro…un testo esilarante in cui i professori narrano le loro incredibili avventure in classe, con un pizzico d’ironia che nasconde l’imbarazzo o la rassegnazione, se non lo sdegno.
 
 Sono solo alcune delle note sul registro di classe o sul diario personale raccolte in questo libro esilarante, che oltre a provocare risate contagiose finisce per diventare uno specchio della scuola di oggi e dei suoi protagonisti: alunni e professori.
 Dietro il bizzarro pseudonimo di JOHN BEER si nascondono i creatori del blog "7 in condotta".
 L’idea alla base del sito è semplice: i ragazzi sono invitati a inviare i testi delle note disciplinari che documentano le loro imprese più incredibili, con tanto di prova fotografica a confermarne l’autenticità. "7 in condotta" ha già attirato l’attenzione dei giornali, oltre che di numerosissimi visitatori. Il libro è una selezione dei contributi più divertenti…
 
 
L’alunno C. si giustifica della mancanza del suo tema dicendo che gliel’ha mangiato l’iguanodonte

B. sostiene di giustificarsi per lutto familiare, ma risulta che la nonna sia morta e risorta almeno otto volte

Dubito che C. sia stato assente per peste bubbonica, come sembra sostenere la madre nella giustificazione per i giorni 4,5,6. Infatti di tale morbo non si guarisce in tre giorni

La classe, con la scusa che i prezzi del paninaro sono aumentati, cucina pasta al pesto portando pentolame, piatti e fornelletto da campeggio

L’alunno T. mangia una confezione maxi di Nutella a mani nude durante l’ora di epica

Ignoti continuano a mettere fette di prosciutto nel registro: la classe sembra una macelleria

Gli alunni D. e K. vengono momentaneamente allontanati dalla classe dopo ripetuti inviti a smettere d’imitare il rituale d’accoppiamento del gallo cedrone

La classe, in assenza del prof. di religione, dà fuoco alla cattedra con dell’alcool e, all’arrivo del prof., l’alunno F. grida: «Benvenuto all’inferno!»

Si segnala la mancanza del crocefisso, occultato dalla classe. Al suo posto c’è un cartello recante le parole «Torno subito»

L’alunno F. si presenta all’ultimo giorno di scuola in bermuda e infradito, portando con sé solo un asciugamano. Alla richiesta di spiegazioni, afferma di sentirsi già in vacanza da un pezzo.

L’alunna J. indossa francobolli al posto dei vestiti. I compagni sono distratti

L’alunno Z. proclama di essere Roberto Baggio e dando un calcio a una lattina ferisce in testa un compagno

Gentile signora, la informo che durante la mia ora suo figlio incita la classe alla rivoluzione, ordinando i compagni di lasciare l’aula

Tutta la classe è assente tranne l’alunna M. Alle ore 8.10 M. chiede di andare in bagno, esce con lo zaino e non fa più ritorno. Abbandono la classe per mancanza di studenti a cui far lezione.

L’alunno M. incita la classe a una crociata contro gli «infedeli » della classe accanto e si offre di fare l’ariete e sfondare la porta. Alle mie richieste di smetterla, mi risponde: «Dio lo vuole»

L’alunno V. durante l’intervallo intrattiene dalla finestra gli alunni dell’istituto imitando Benito Mussolini, munito di fez e camicia nera, presentando una dichiarazione di guerra all’istituto dall’altra parte della strada

Nonostante i ripetuti tentativi, la classe III E non è riuscita a demolire l’istituto, ma ha disturbato l’intera scuola

L’alunno A., dopo aver chiuso accuratamente la porta della classe, minaccia di non fare uscire nessuno senza nomination e televoto. Saranno presi seri provvedimenti

La classe mette in dubbio la validità dei miei studi, sostenendo che la sottoscritta abbia comprato la laurea.

L’alunno C., dopo essere stato intimato di prendere la porta e uscire, la scardina e la porta con sé in corridoio.

Il sottoscritto professor M. si mette una nota sul registro da solo, perché non è in grado di tenere con ordine e serietà la classe

M. durante l’intervallo e davanti a numerosi presenti ha volgarmente insultato con termini irripetibili la bidella, rea di aver pulito il suo banco cancellando tutti gli appunti da utilizzare per il compito in classe della terza ora

M. si arrampica sui muri sovrapponendo le sedie e salendoci sopra per scrivere: «Io sono il più furbo»

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