Straordinario intervento a Oristano, operata per il pacemaker con l’ipnosi

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Straordinario intervento a Oristano, operata per il pacemaker con l’ipnosi

Ha dell’incredibile l’intervento chirurgico praticato pochi giorni fa all’ospedale ‘San Martino’ di Oristano, quando una donna con problemi cardiaci è stata operata per l’impianto di un defibrillatore: la paziente ha affrontato l’operazione senza anestesia generale ma sotto ipnosi. L’intervento è perfettamente riuscito e la donna si è risvegliata dopo soli dieci minuti e senza alcun dolore post-operatorio.

L’operazione è la prima nell’Isola e non sono documentati nella letteratura scientifica altri casi di chirurgia cardiaca sotto ipnosi, mentre l’anestesia ipnotica è stata già applicata in odontoiatria e altre procedure chirurgiche: un risultato straordinario che mostra nuove prospettive dell’ipnosi e della sua applicazione a psicoterapia, scienza e medicina.

La scelta dell’ipnosi clinica come alternativa all’anestesia farmacologica generale è stata quasi obbligata: la paziente, Linalba Ibba, aveva già subito altri interventi chirurgici con complicazioni, stati d’ansia e una sensibilità eccessiva al dolore.

A questo punto sono entrati in gioco Nino Sole, specialista in ipnosi clinica e Danilo Sirugu, radiologo, già impegnati in un protocollo sperimentale di terapia ipnotica all’ospedale Brotzu di Cagliari: insieme hanno deciso di operare sul cuore della donna con il solo uso dell’ipnosi insieme a una leggera anestesia locale, evitando così di ricorrere ad una rischiosa e pesante anestesia generale.

Ad eseguire l’intervento, l’Unità Operativa della Asl oristanese guidata dal dottor Antonio Caddeo e l’equipe composta dai medici Gianfranco Delogu, Maria Valeria Demontis, dalle infermiere Ombretta Pinna e Milena Zedda e dal tecnico di radiologia medica Giorgio Scanu.

Il risultato? Intervento riuscito, risveglio rapido e sereno, recupero talmente veloce che dopo soli tre giorni la paziente è tornata a casa. “Siamo consapevoli di aver portato a termine un intervento straordinario – ha commentato Nino Sole, psicologo, psicoterapeuta e specialista in ipnosi clinica – l’anestesia ipnotica è una pratica non comune che potrà dare ottimi risultati”. Sole e Sirigu lavorano attualmente nella cura delle patologie legate al colon irritabile nell’ospedale cagliaritano ‘Brotzu’ insieme al gastroenterologo Francesco Oppia.

Prima dell’intervento al San Martino di Oristano l’ipnologo e il radiologo hanno incontrato la Ibba per tre sedute preliminari: qui si è instaurato il ‘raport’, relazione terapeutica di preparazione: “A differenza di quanto avviene nelle terapie mediche tradizionali, con l’ipnosi è molto importante che si crei un buon rapporto di fiducia e scambio tra medico e paziente. Quest’ultimo diventa protagonista nella cura dei suoi mali, non più semplice spettatore di quanto accade nel suo corpo ma attore nella diagnosi e guarigione”.

Il giorno dell’intervento, martedì 8 luglio, Sole e Sirigu hanno accompagnato la paziente in sala operatoria: “Nei primi venti minuti abbiamo condotto la signora a uno stato di coscienza modificato, quello in cui si abbassa la coscienza razionale e agisce solo l’inconscio – ha spiegato Sole – Da qui la abbiamo condotta nello stato ipnotico dove ha potuto visualizzare immagini posiitive e piacevoli, paesaggi sereni e luoghi della sua infanzia lontani da ansie, dolori e preoccupazioni. Quando l’intervento è finito la donna è stata condotta al risveglio: appena ha aperto gli occhi mi ha ringraziato”. La donna ha poi raccontato di aver visto il suo corpo dall’esterno e di essersi svegliata dall’operazione senza alcun dolore.

Francesca Mulas

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