TV spazzatura?

È raro trovare un programma televisivo che trasmetta informazione e cultura.

Siamo inondati da talk show privi di spessore, infarciti di gossip che scandagliano la vita dei personaggi vip nei minimi particolari, tutto si consuma con superficialità e pura apparenza, senza rispetto della privacy, dei sentimenti, delle emozioni..
Eppure siamo spesso videodipendenti perché la TV è sempre presente, insistente, pervasiva, un sottofondo costante che accompagna quotidianamente le nostre giornate.

Se un adulto può usare, come strumento di decodificazione dei vari messaggi, il filtro della coerenza e razionalità, lo stesso non si può dire per gli adolescenti che assorbono e proiettano nella loro vita l’importanza di falsi miti come l’aggressività, la violenza verbale e fisica, la bellezza esteriore a tutti i costi che rappresenta un target di successo e di superiorità.

I mass media costituiscono ormai canali di comunicazione indispensabili, non si può negare che grazie ad essi l’interattività ha facilitato i contatti e le relazioni sociali ma l’altra faccia della medaglia ci prospetta l’adeguamento a modelli comportamentali falsati spesso da ipocrisia e falsità. 

Mille facce di un mondo che sta lentamente perdendo l’importanza di una comunicazione efficace basata soprattutto sulla formazione della personalità dei giovani, sulla crescita di valori condivisi che hanno come obiettivo comune l’insegnamento di una cultura che nutra soprattutto pensieri, idee, i desideri.

Esiste ed è possibile un futuro migliore  nel quale l’omologazione, la convenzione e gli stereotipi dovrebbero perdere la loro influenza lasciando  spazio alla diversità come risorsa, al confronto come mezzo di crescita del singolo e della collettività, alla empatia che rappresenta la misura dei sentimenti e delle emozioni.

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