…un adolescente su 5 minacciato o perseguitato via sms.

Pubblicato su Corriere della SeraIl sondaggio svolto su 770 giovani dall’associazione benefica Nch
Scocca l’era del bullismo digitale Indagine nel Regno Unito rivela: un adolescente su 5 minacciato o perseguitato via sms.
Abusi e prepotenze in chat per il 5 per cento

MILANO – Banditi adolescenti, prepotenti incalliti, ragazzini che vanno a scuola con il gusto della sopraffazione in cartella. Che si tratti di naturali devianti o di deviati da mancanza di educazione e divieti, la certezza è che i bulli crescono. E mutano, e si organizzano, per colpire e offendere in maniera sempre più efficace. I bulli del terzo Millennio, infatti, non si limitano più a tormentare i compagni di scuola con insulti, aggressioni fisiche o complotti per isolarli dagli altri. Adesso perseguitano le loro vittime anche via sms, inviando loro messaggi denigratori e in alcuni casi minacciosi.Indagine nel Regno Unito rivela: un adolescente su 5 minacciato o perseguitato via sms.Abusi e prepotenze in chat per il 5 per cento MILANO – Banditi adolescenti, prepotenti incalliti, ragazzini che vanno a scuola con il gusto della sopraffazione in cartella. Che si tratti di naturali devianti o di deviati da mancanza di educazione e divieti, la certezza è che i bulli crescono. E mutano, e si organizzano, per colpire e offendere in maniera sempre più efficace. I bulli del terzo Millennio, infatti, non si limitano più a tormentare i compagni di scuola con insulti, aggressioni fisiche o complotti per isolarli dagli altri. Adesso perseguitano le loro vittime anche via sms, inviando loro messaggi denigratori e in alcuni casi minacciosi.LA RICERCA – Il fenomeno è stato analizzato nel Regno Unito, dove ormai un adolescente su cinque afferma di essere stato minacciato o ridicolizzato attraverso fotografie o messaggi di testo ricevuti sul telefono cellulare. Un’indagine dell’associazione benefica a tutela dell’infanzia, Nch, che ha svolto un sondaggio su un campione di 770 giovani di età compresa fra gli 11 e i 19 anni, conclude che il 14% degli adolescenti britannici è stato vittima di prepotenze messe a segno con il telefonino. E se non cambia il target – i più presi di mira sono per lo più sempre i ragazzi brufolosi o sovrappeso – cambia lo strumento dello zimbello: i molestatori si divertono sempre più a spedire foto e messaggi che puntano a far sentire complessati. O, peggio ancora, minacciose immagini di violenza di gruppo.

(Europress)
MINACCE VIA SMS – «Per un bambino o un teenager, essere tormentato via cellulare può essere terrificante e può portarlo a ritenere che non ha via d’uscita», scrive la Bbc, che riporta il commento di John Carr, consulente della Nch sulle nuove tecnologie. Ricerche recenti, svolte in Italia, denunciano che lo spazio meno protetto è la classe, ancora più che il tragitto tra casa e scuola, o i bagni degli istituti scolastici. Tra le angherie, primeggiano le aggressioni verbali, che possono essere tanto pervasive da rovinare l’esistenza delle piccole vittime. Ma anche le minacce vere e proprie, le aggressioni, i furti. E adesso, grazie al libertinaggio cellulare, con il telefonino per tutti e ovunque, il nuovo tormento degli sms. E per chi ha il telefono multimediale, le foto, magari perfidamente ritoccate. O i video, brevi filmati che immortalano gesti umilianti e scene di violenza.
FENOMENO PERVASIVO – I fenomeni di bullismo diventano sempre più pervasivi: non è appena i ragazzini arrivavano a casa, potevano chiudere la porta e trovare un rifugio. Il bullismo su cellulare ha abbattuto anche questa barriera. Secondo il consulente, questo preoccupante fenomeno richiede un urgente intervento da parte di scuole e genitori affinchè il bullismo digitale non rovini altre vite. Il ministero dell’Istruzione britannico concorda. «Ogni scuola deve avere una politica anti- bullismo ed ha la responsabilità di affrontare questo problema», ha dichiarato un portavoce.
ANCHE IN CHAT – L’indagine dell’Nch ha anche rilevato che il 5% dei giovani ha subito abusi e prepotenze nelle chatroom su Internet ed il 4% è stato tormentato via e-mail. In risposta a questo dilagante fenomeno, che sta crescendo di pari passo con la diffusione sempre più ampia di telefoni cellulari, l’ente benefico lancerà un sito web interattivo denominato www.stoptextbully.com per dare sostegno e consiglio alle vittime.
08 giugno 2005
Corriere della Sera
Indagine nel Regno Unito rivela: un adolescente su 5 minacciato o perseguitato via sms.Abusi e prepotenze in chat per il 5 per cento MILANO – Banditi adolescenti, prepotenti incalliti, ragazzini che vanno a scuola con il gusto della sopraffazione in cartella. Che si tratti di naturali devianti o di deviati da mancanza di educazione e divieti, la certezza è che i bulli crescono. E mutano, e si organizzano, per colpire e offendere in maniera sempre più efficace. I bulli del terzo Millennio, infatti, non si limitano più a tormentare i compagni di scuola con insulti, aggressioni fisiche o complotti per isolarli dagli altri. Adesso perseguitano le loro vittime anche via sms, inviando loro messaggi denigratori e in alcuni casi minacciosi.LA RICERCA – Il fenomeno è stato analizzato nel Regno Unito, dove ormai un adolescente su cinque afferma di essere stato minacciato o ridicolizzato attraverso fotografie o messaggi di testo ricevuti sul telefono cellulare. Un’indagine dell’associazione benefica a tutela dell’infanzia, Nch, che ha svolto un sondaggio su un campione di 770 giovani di età compresa fra gli 11 e i 19 anni, conclude che il 14% degli adolescenti britannici è stato vittima di prepotenze messe a segno con il telefonino. E se non cambia il target – i più presi di mira sono per lo più sempre i ragazzi brufolosi o sovrappeso – cambia lo strumento dello zimbello: i molestatori si divertono sempre più a spedire foto e messaggi che puntano a far sentire complessati. O, peggio ancora, minacciose immagini di violenza di gruppo. (Europress)MINACCE VIA SMS – «Per un bambino o un teenager, essere tormentato via cellulare può essere terrificante e può portarlo a ritenere che non ha via d’uscita», scrive la Bbc, che riporta il commento di John Carr, consulente della Nch sulle nuove tecnologie. Ricerche recenti, svolte in Italia, denunciano che lo spazio meno protetto è la classe, ancora più che il tragitto tra casa e scuola, o i bagni degli istituti scolastici. Tra le angherie, primeggiano le aggressioni verbali, che possono essere tanto pervasive da rovinare l’esistenza delle piccole vittime. Ma anche le minacce vere e proprie, le aggressioni, i furti. E adesso, grazie al libertinaggio cellulare, con il telefonino per tutti e ovunque, il nuovo tormento degli sms. E per chi ha il telefono multimediale, le foto, magari perfidamente ritoccate. O i video, brevi filmati che immortalano gesti umilianti e scene di violenza.FENOMENO PERVASIVO – I fenomeni di bullismo diventano sempre più pervasivi: non è appena i ragazzini arrivavano a casa, potevano chiudere la porta e trovare un rifugio. Il bullismo su cellulare ha abbattuto anche questa barriera. Secondo il consulente, questo preoccupante fenomeno richiede un urgente intervento da parte di scuole e genitori affinchè il bullismo digitale non rovini altre vite. Il ministero dell’Istruzione britannico concorda. «Ogni scuola deve avere una politica anti- bullismo ed ha la responsabilità di affrontare questo problema», ha dichiarato un portavoce.ANCHE IN CHAT – L’indagine dell’Nch ha anche rilevato che il 5% dei giovani ha subito abusi e prepotenze nelle chatroom su Internet ed il 4% è stato tormentato via e-mail. In risposta a questo dilagante fenomeno, che sta crescendo di pari passo con la diffusione sempre più ampia di telefoni cellulari, l’ente benefico lancerà un sito web interattivo denominato per dare sostegno e consiglio alle vittime.08 giugno 2005Corriere della Sera Pubblicato sul Messaggero Veneto del 28 dicembre 2004 – cronaca di Udine – pagina 4Indagine nel Regno Unito rivela: un adolescente su 5 minacciato o perseguitato via sms.Abusi e prepotenze in chat per il 5 per cento MILANO – Banditi adolescenti, prepotenti incalliti, ragazzini che vanno a scuola con il gusto della sopraffazione in cartella. Che si tratti di naturali devianti o di deviati da mancanza di educazione e divieti, la certezza è che i bulli crescono. E mutano, e si organizzano, per colpire e offendere in maniera sempre più efficace. I bulli del terzo Millennio, infatti, non si limitano più a tormentare i compagni di scuola con insulti, aggressioni fisiche o complotti per isolarli dagli altri. Adesso perseguitano le loro vittime anche via sms, inviando loro messaggi denigratori e in alcuni casi minacciosi.LA RICERCA – Il fenomeno è stato analizzato nel Regno Unito, dove ormai un adolescente su cinque afferma di essere stato minacciato o ridicolizzato attraverso fotografie o messaggi di testo ricevuti sul telefono cellulare. Un’indagine dell’associazione benefica a tutela dell’infanzia, Nch, che ha svolto un sondaggio su un campione di 770 giovani di età compresa fra gli 11 e i 19 anni, conclude che il 14% degli adolescenti britannici è stato vittima di prepotenze messe a segno con il telefonino. E se non cambia il target – i più presi di mira sono per lo più sempre i ragazzi brufolosi o sovrappeso – cambia lo strumento dello zimbello: i molestatori si divertono sempre più a spedire foto e messaggi che puntano a far sentire complessati. O, peggio ancora, minacciose immagini di violenza di gruppo. (Europress)MINACCE VIA SMS – «Per un bambino o un teenager, essere tormentato via cellulare può essere terrificante e può portarlo a ritenere che non ha via d’uscita», scrive la Bbc, che riporta il commento di John Carr, consulente della Nch sulle nuove tecnologie. Ricerche recenti, svolte in Italia, denunciano che lo spazio meno protetto è la classe, ancora più che il tragitto tra casa e scuola, o i bagni degli istituti scolastici. Tra le angherie, primeggiano le aggressioni verbali, che possono essere tanto pervasive da rovinare l’esistenza delle piccole vittime. Ma anche le minacce vere e proprie, le aggressioni, i furti. E adesso, grazie al libertinaggio cellulare, con il telefonino per tutti e ovunque, il nuovo tormento degli sms. E per chi ha il telefono multimediale, le foto, magari perfidamente ritoccate. O i video, brevi filmati che immortalano gesti umilianti e scene di violenza.FENOMENO PERVASIVO – I fenomeni di bullismo diventano sempre più pervasivi: non è appena i ragazzini arrivavano a casa, potevano chiudere la porta e trovare un rifugio. Il bullismo su cellulare ha abbattuto anche questa barriera. Secondo il consulente, questo preoccupante fenomeno richiede un urgente intervento da parte di scuole e genitori affinchè il bullismo digitale non rovini altre vite. Il ministero dell’Istruzione britannico concorda. «Ogni scuola deve avere una politica anti- bullismo ed ha la responsabilità di affrontare questo problema», ha dichiarato un portavoce.ANCHE IN CHAT – L’indagine dell’Nch ha anche rilevato che il 5% dei giovani ha subito abusi e prepotenze nelle chatroom su Internet ed il 4% è stato tormentato via e-mail. In risposta a questo dilagante fenomeno, che sta crescendo di pari passo con la diffusione sempre più ampia di telefoni cellulari, l’ente benefico lancerà un sito web interattivo denominato per dare sostegno e consiglio alle vittime.
08 giugno 2005
Corriere della Sera

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