Una finestra sul nuovo anno

Il nuovo anno appena iniziato ripropone obiettivi e desideri per un mondo migliore.

Ognuno nel proprio piccolo può contribuire a renderlo diverso e più giusto, la società è fatta da persone che tra di loro interagiscono ma non sempre riescono a cooperare per il bene comune.

L’individualismo crescente tende a creare illusioni di benessere essenzialmente materiali che nascondono fragilità e insicurezze, miti di successo e visibilità spesso imitati dai più giovani che si ritrovano a gestire vuoti esistenziali molto profondi.

Nella società del benessere materiale appare più stridente il contrasto con l’emarginazione e la povertà, l’altra faccia della medaglia di un mondo che viaggia a due diverse velocità.

Spesso la violenza è un denominatore comune che l’informazione ci propone quotidianamente, una innaturale scenografia che affonda le sue radici nella perdita di valori di riferimento fondamentali per la crescita della collettività.

La famiglia e la scuola rappresentano da sempre un terreno di confronto per  i temi educativi e formativi a largo respiro.

La comunicazione in questi contesti può e deve diventare uno strumento di interpretazione della realtà nei suoi vari aspetti, un filtro utile a comprendere e sviluppare la consapevolezza, il senso critico, l’autonomia di giudizio. I giovani hanno bisogno proprio di non cadere nella trappola del conformismo e dell’omologazione, la tendenza dominante che rende tutti uguali e privi di autostima, di progetti, di desideri per il futuro.

Nelson Mandela diceva: ” L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo”.

“Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle e tempo per crescere e maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita”.

(Elli Michler)

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