LE REAZIONI ALLA SEPARAZIONE

La definizione di cosa sia una perdita e l’analisi delle conseguenze di un lutto o di una separazione si deve a Bowlby e i coniugi Robertson.
Gli studiosi hanno dimostrato, grazie all’osservazione delle reazioni dei bambini separati dalle loro figure di accudimento, come le fasi che caratterizzano i lutti o le separazioni, abbiano delle caratteristiche universali.
Si tratta del risultato di un progetto di ricerca effettuato sui bambini malati, costretti a rimanere per un lungo periodo senza il conforto delle figure di accudimento. Questa situazione di forte stress (malattia) in un luogo estraneo, con persone estranee, ha notevoli effetti sull’equilibrio psicologico dei bambini.
Osservando una bambina di 2 anni i ricercatori evidenziano come, questa, si trova a provare una serie di reazioni che si susseguono alla separazione dalla figura affettiva, reazioni equivalenti alle FASI DEL LUTTO. Queste modalità di risposta sembrerebbero avere come fine un miglior adattamento alla condizione in cui la bambina si trova a vivere.
Si comincia da una FASE DI PROTESTA caratterizzata da: agitazione, sensi di colpa, grida, pianti, rabbia, iperattività, ansia estrema, collera, panico, resistenza all’offerta di conforto. Vi è il pensiero che, attraverso queste reazioni, si potesse controllare la situazione e fare in modo che la persona torni.
Vi è poi una FASE DI DISPERAZIONE dove la protesta, che non ha avuto alcune effetto, lascia il posto alla disperazione. Tale fase si caratterizza per una modifica dell’omeostasi fisiologica ad un assetto mentale depresso. Vi è letargia, inattività, depressione ed alterazioni fisiologiche (sonno, alterazione comportamento alimentare, battito accelerato ecc.), che hanno una funzione di sopravvivenza per non rischiare di correre pericoli senza la figura di attaccamento.
L’ultima fase è quella del DISTACCO dove c’è una sorta di riorganizzazione basata sull’accettazione della nuova condizione sull’allontanamento. In un certo senso la separazione dalla persona perduta è stata accettata. Nel caso di un lutto, l’amore permane, ma l’individuo comincia a riorganizzarsi emozionalmente.
Queste condizioni valgono anche per separazioni brevi, in caso di lutto, divorzio o abbandono possono avere una durata di otto mesi o un anno.

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