Se dal punto di vista biologico l’immunità rappresenta una difesa contro gli agenti esterni, come virus e batteri, la resilienza interessa la condizione psicologica del soggetto.
Siamo formati da corpo e psiche ed esiste tra queste due componenti una stretta relazione, come afferma anche l’OMS, considerando lo stato di salute l’equilibrio e il benessere sia fisico che mentale.
In questo periodo siamo esposti al contagio del Corona Virus, una guerra biologica di grande entità sul piano nazionale e mondiale che tuttavia tende a minare il nostro stato di salute psicologico perché la paura rappresenta uno stato di fragilità che destabilizza le nostre certezze e i nostri punti di riferimento.
In questo contesto la razionalità perde di spessore e, di fronte a un pericolo vicino e imminente, i nostri comportamenti cambiano radicalmente e possono influenzare i meccanismi di regolazione interna del corpo.
L’immunità è il risultato di una lotta tra antigene e anticorpo che ci consente di acquisire la resistenza specifica verso l’agente infettivo, un processo biologico naturale e necessario per superare le malattie.
Ma insieme a questa lotta dobbiamo mettere in campo anche le nostre capacità di resilienza, quelle potenzialità che sono latenti nella sfera psicologica e che si rivelano determinanti per superare periodi di crisi e difficoltà.
La parola “crisi” significa cambiamento e in questo periodo storico c’è l’urgenza di combattere il nemico invisibile non solo con i nuovi farmaci ma anche con la scoperta di atteggiamenti positivi che possono affinare il nostro grado di percezione della realtà esterna utilizzando, per questo scopo, le capacita simbolico-razionali della conoscenza.