L’adolescenza e il sistema esplorativo

L’attaccamento può essere definito come la propensione a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli per fatica, dolore, impotenza o malattia.
Questa propensione è una componente fondamentale della natura umana, che ha importanti funzioni biologiche, in particolare quella di garantire la sopravvivenza dell’individuo e della specie, facilitando l’adattamento all’ambiente.
Oltre al sistema dell’attaccamento ci sono altri sistemi innati di comportamento:
• il sistema esplorativo
• Il sistema deputato alla gestione della paura
• Il sistema affiliativo
• Il sistema dell’accudimento

Durante l’adolescenza si attiva in modo specifico il sistema esplorativo, antagonista rispetto al sistema dell’attaccamento, ed è biologicamente determinato. Gli adolescenti lasciano dunque la base sicura per esplorare, non tanto l’ambiente fisico, quanto quello emotivo e relazionale, sollecitati da cambiamenti fisiologici e sorretti da competenze cognitive di pensiero astratto e simbolico. I bisogni di attaccamento vengono trasferiti ai coetanei.
La sessualità si attiva, il corpo cambia. La famiglia viene rivisitata in termini critici e anche qui si attiva esplorazione: diventano interessati al suo interno, al confronto con l’uomo e la donna che sono suo padre e sua madre. Inizia anche a fare pensieri sulla loro coppia.
Il sistema di attaccamento si disattiva rispetto alla figura di attaccamento infantile per consentire l’ esplorazione, ma può attivarsi ancora al bisogno, in situazioni di pericolo. Anche se dicono che parlano con gli amici, generalmente in caso di grosse fatiche si rivolgono comunque ancora ai genitori.

Nell’infanzia vi è un attaccamento gerarchico per cui il bambino è in una posizione di dipendenza nei confronti dei genitori. In adolescenza si attiva il sistema esplorativo sviluppando un attaccamento verso i pari, fino ad arrivare all’attaccamento reciproco in cui l’uno funziona da base sicura per l’altro. L’attaccamento gerarchico (unilaterale) si trasferisce ai coetanei, gruppo o singoli, assumendo le caratteristiche di dipendenza che spesso sconcertano gli adulti nelle sue manifestazioni (Essere uguale agli altri!) Poi diventa un attaccamento reciproco, nel momento in cui si diventa figura di riferimento anche per gli altri.
La possibilità di sperimentare attaccamento reciproco dipende dall’aver sperimentato attaccamento gerarchico con una figura adulta e si acquisisce intorno ai 20 anni.
L’esplorazione dell’adolescente dipende da:
– Qualità della relazione pregressa di attaccamento
– Capacità dei genitori di costruirsi come base sicura nell’attualità, tollerando e modulandosi sulla base del distacco e del cambiamento del bambino
– Caratteristiche del contesto

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  1. laura ha detto:

    La relazione asimmetrica si sviluppa nei primi anni di vita, i genitori accudiscono i figli ed essi ricevono le cure necessarie per crescere. Durante l’adolescenza si verifica il distacco dal modello genitoriale, i ragazzi cercano di conquistare una propria identità privilegiando i rapporti con i pari. La relazione simmetrica pone in essere la costruzione del proprio io con fenomeni a volte di accentuata intolleranza alle regole imposte dagli adulti.

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