Il periodo delle vacanze è sempre atteso da tutti come un miraggio e come tale, idealmente, rappresenta la meta per cambiare in qualche modo vita, rapporti con gli altri e ritmi quotidiani.
“Vacanza” letteralmente significa “mancanza” proprio perché il nostro bagaglio esistenziale si vuota di impegni, responsabilità, orari fissi entro i quali svolgere le normali attività e contatti di lavoro.
Se la nostra vita è in qualche modo “programmata” le vacanze possono diventare il momento migliore per rivolgere più attenzione alla propria persona perché si ha più tempo per rilassare la mente e il corpo.
Il contatto con la natura, al mare o in montagna, serve ad allontanare le ansie, lo stress della quotidianità che spesso diventa nemico del nostro spazio interiore. Proprio per questo le vacanze vanno affrontate e vissute senza forzature ed esagerazioni perché si può correre il rischio di concentrare in un tempo limitato tante attività poco utili al riposo dovuto e necessario.
La scoperta di nuovi luoghi da visitare e ammirare può diventare uno stimolo alla riflessione interiore e al cambiamento, un percorso di arricchimento che veicola nuova energia, emozione, vitalità. In questo contesto la “vacanza” si riempie di positività e ottimismo.
Comunque è importante sottolineare come diceva M.Proust che: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”. La vera vacanza diventa una scoperta se coniuga desideri e realtà, serenità e armonia con se stessi e con gli altri.