Il Natale di Giulia

Abbiamo seguito con viva partecipazione il tragico evento della morte di Giulia. Abbiamo sperato che potesse salvarsi dalle mani del suo assassino e così, con la sua giocosa e sorridente apertura alla vita, potesse affidare al Natale che si avvicina i suoi progetti per il futuro, la speranza di guardare avanti e realizzare i suoi desideri.
Così non è stato e di lei sono rimasti una manciata di ricordi, frammenti di vita, sorrisi e parole legate a momenti di serenità che la piccola-grande donna riusciva a raccontare agli altri del suo mondo.
Un mondo che il buio dell’assenza ha reso un cristallo di luce variopinta, un arcobaleno colorato che ha unito le migliaia di persone che hanno dimostrato di volerle bene e soprattutto di credere che esista forse una vita oltre la vita stessa. Il dolore della perdita è stato inondato da tante testimonianze di vicinanza e amore come se la sua persona incarnasse la bellezza, la fiducia, l’ottimismo nei quali condividere sentimenti, emozioni, desideri.
Dalle parole di una poesia di Kahlil Gibran letta dal padre di Giulia possiamo e dobbiamo credere che “la vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta ma di come danzare nella pioggia….”
Al Natale di Giulia le faremo compagnia con una danza lieve, un sogno nel cassetto che molti hanno dimenticato o ignorato, il segreto dell’innocenza che ritorna, come una favola, a farci sognare e credere che il bene vince sempre sul male.

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