Lontani ma vicini, la scoperta di una nuova identità

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La socializzazione è un processo molto importante soprattutto nei primi anni di vita quando il bambino comincia a interagire con il mondo circostante per acquisire abilità cognitive, procedurali, linee di condotta e giudizi morali.

La socializzazione dura tutta la vita perché ognuno di noi è inserito in un contesto sociale che lo influenza e lo modella. Secondo Erikson lo sviluppo della personalità continua per tutta la vita, ci sono delle fasi nelle quali, dall’infanzia all’età adulta, si affrontano delle sfide o momenti di crisi, il superamento delle quali consente di passare allo stadio successivo.

Nella società moderna, come sostiene Bauman prevale la “cultura dell’adesso”  e la “cultura della fretta” che impediscono di instaurare solidi rapporti interpersonali.

La società “liquida” per Bauman è in continua trasformazione, tutto diventa inconsistente compresi i legami affettivi e sociali. In questo periodo di crisi, con l’emergenza sanitaria del corona virus, gli spazi e i tempi personali e sociali hanno subito una radicale trasformazione.

Le limitazioni di spostamenti per le attività lavorative e ricreative ci costringono a restare in casa; il tempo per stare in famiglia è diventato uno spazio utile per la comunicazione e la riflessione, i gesti quotidiani hanno acquisito una nuova dimensione e concretezza.

Lo slogan “lontani ma vicini” apre uno scenario che solo un mese fa ci sembrava irreale e impensabile. Siamo materialmente lontani da parenti, amici, persone care ma lo spirito di aggregazione e di socializzazione è molto forte in ognuno di noi, in tutti gli italiani.

L’individualismo, la fretta, la superficialità che hanno dominato la nostra vita quotidiana hanno lasciato il posto a un comune desiderio di dare il meglio di noi per superare la criticità del momento. “In questo mondo nuovo si chiede agli uomini di cercare soluzioni private a problemi di origine sociale, anziché soluzioni di origine sociale a problemi privati” .

Questa frase del sociologo Bauman ci invita ad una inversione di rotta, al raggiungimento di una identità nuova nella quale il benessere della comunità rappresenta un modello di riferimento per la crescita individuale di ognuno.

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